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EHFCN Open House in Rome

 - ETICA & SANITÀ

Il 15 e 16 giugno 2017 ISPE Sanità, rappresentante dell'Italia per EHFCN - European HealthCare Fraud & Corruption Network, ha curato l'organizzazione dell'OPENHOUSE EHFCN 2017, l'appuntamento annuale durante il quale si tiene l'Assemblea generale. In quei giorni, Roma è stata capitale europea della lotta alla corruzione e frodi in sanità: 14 Paesi a confronto per difendere il “sistema sanitario europeo” ed oltre 50 delegati. Con l'occasione è stato presentato il Rapporto europeo EHFCN con l'analisi dei punti di forza e criticità e sono stati proposti strumenti operativi e standard comuni d’intervento per prevenire corruzione e frodi in sanità. La sanità infatti rappresenta il 9% del PIL dei Paesi europei. Il Rapporto, dal titolo “Healthcare Fraud, Corruption and Waste in Europe” riassume l’analisi di dettaglio di diversi Paesi relativi a frode, sprechi e abusi nell’assistenza sanitaria. All’interno del volume, l’Italia ha pubblicato – insieme a Belgio, Francia, Regno Unito, Polonia, Portogallo, Paesi Bassi, Lituania e Slovenia - il proprio “Rapporto Nazionale su Corruzione e Frode in Sanità”, fenomeno che solo nella Penisola manda in fumo, secondo i dati dell’Istituto per la promozione dell’etica in sanità, circa 6 miliardi di denaro pubblico.

A sua volta, il recente Rapporto OCSE 2017 ha evidenziato che tra sprechi, inefficienze e corruzione i sistemi sanitari sprecano un quinto delle risorse. L’analisi contenuta nel rapporto EHFCN fa emergere che nella maggior parte dei sistemi sanitari europei si registra la diffusione di frodi, mentre, in Italia, il fenomeno corruttivo ha assunto ormai una dimensione strutturale. Questo, in ragione della differente natura dei rispettivi servizi, finanziati in prevalenza dalla fiscalità generale nei Paesi del Sud dell’Europa e su base soprattutto assicurativa nel Nord Europa. A impostazioni differenti, corrispondono, quindi, reati differenti. Infatti, in molti dei Paesi nordeuropei sono sotto osservazione le irregolarità contabili, seguite da quei casi legati a frode su procedure d’acquisto e appalti pubblici nel settore sanitario, mentre nel Sud Europa prevalgano gli episodi di corruzione e favoreggiamento. In ogni caso, in un contesto di crescente integrazione europea, solo l’elaborazione di strategie che partono dal confronto dei sistemi nazionali può fornire soluzioni generali per difendere il sistema sanitario europeo, che rappresenta circa il 9% del PIL dei Paesi europei.

Il confronto avuto nei giorni del 15 e 16 giugno ha quindi messo in luce i punti in comune e gli elementi di differenza, le opportunità di miglioramento e gli ostacoli da superare per mettere in campo politiche e strumenti operativi condivisi a livello europeo, con lo scopo di contrastare efficacemente il fenomeno diffuso della corruzione, delle frodi e degli sprechi in Sanità. Più in dettaglio, dai rappresentanti dei 14 Paesi sono stati riconosciuti, quali punti di forza delle organizzazioni anticorruzione e frode – sia istituzionali che non governative – l’acquisita capacità organizzativa concentrata sui controlli e sull’attività delle unità antifrode a vario livello. Ugualmente, si è sottolineata la grande capacità di sensibilizzare il pubblico, promuovendo il sostegno dei cittadini all’azione antifrode in sanità.

Allo stesso modo, sono stati individuati gli elementi critici comuni ai Paesi riuniti da EHFCN nella lotta alla corruzione e alle frodi in sanità. In primo luogo, la mancanza di una cultura antifrode e anticorruzione che sia positiva ed efficace nell'ambito della sanità, seguita da una certa complessità e incertezza delle normative antifrode e anticorruzione. Poi, spicca la mancanza di finanziamenti strutturali e di risorse umane; l’eccessiva dispersione di compiti tra le parti interessate - stakeholder - e l’esigenza imperativa di una comunicazione tra queste organizzazioni più puntuale ed efficace; l’insufficienza di strumenti per analizzare i dati digitali e la mancanza di dati digitalizzati nella formazione del processo decisionale o durante la fase di supervisione; infine, la natura del sistema DRG (pay per performance) può rappresentare un incentivo potenziale al sovra-consumo di servizi sanitari.

Le principali opportunità da sviluppare per migliorare la lotta comune e coordinata alle frodi e alla corruzione invece si concentrano sul ruolo di una più ampia collaborazione internazionale, quale lo scambio d’informazioni, metodi e best practices da condividere, per facilitare le attività anti-frode e promuovere l'uso efficiente dei servizi sanitari pubblici. Seguono: una più approfondita professionalizzazione dei principali stakeholder, specialmente riguardo le unità di controllo e anti-frode; lo sviluppo della sanità digitale e la semplificazione dei sistemi di pagamento digitalizzati; l'attuazione di piani nazionali per combattere la corruzione e promuovere in modo appropriato la trasparenza, come accade in Italia attraverso ANAC; riforme legislative e miglioramento nella trasparenza in materia di diritti dei pazienti e nelle procedure d’acquisto.

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